Acrobazie nel BASE Jump

AERIALS

Acrobazie nel base jump

La prima cosa che mi viene in mente trattando questo argomento è un nome, Dwain Weston. Dwain è stato e rimane tuttora nonostante la sua prematura scomparsa uno tra i più grandi visionari ed esploratori delle più moderne tecniche di questa specialità nel base jump. Dwain grazie anche a mirati allenamenti in palestra e in piscina, è riuscito a creare delle figure aeree con rotazioni e cambi sui tre assi che rimangono ancora oggi inarrivabili per la maggior parte dei basejumpers che praticano questa branchia del base moderno.

Ci sono molti aspetti da valutare prima di poter prendere in considerazione l'idea di fare degli aerials nel base. Il primo aspetto da non sottovalutare è la propria esperienza e la propria predisposizione psicofisica alla pratica di salti per così dire non convenzionali. Premesso che non è scritto da nessuna parte che un base jumper, una volta raggiunto un certo grado d'esperienza debba per forza avvicinarsi al mondo degli aerials, ci sono molti altri salti gratificanti nel base da poter prendere in considerazione, ma se arrivati ad un punto della propria carriera si vuole esplorare l'affascinante mondo delle manovre aeree, allora è giusto valutare alcune cose molto importanti prima di tentare un qualunque salto per così dire non standard.

Tanto per dover di cronaca Dwain iniziò a fare manovre aeree circa dopo il suo duecentesimo salto di base. Senza ombra di dubbio la piscina e la palestra con relativi trampolini e materassini elastici, rimane l'ambiente più sicuro per provare delle figure aeree, qui possiamo apprendere i rudimenti dei movimenti sui tre assi e imparare a gestire la velocità delle rotazioni oltre a lavorare sui punti di riferimento per poter fermare al momento giusto la nostra rotazione. Fin qui tutto ok, ma il punto cruciale rimane il dover saltare da un oggetto fisso con un paracadute sulle spalle; il dover fare un exit in maniera differente da quella a cui siamo abituati ed andare ad aprire in posizione stabile. Dobbiamo quindi trovare un oggetto consono per caratteristiche e morfologia al tipo di manovra che ci apprestiamo a fare, la quota rimane uno dei punti più importanti ma non è l'unico.

L'oggetto migliore per antonomasia per il primo salto di base, rimane a mio avviso il ponte, e sarebbe così anche per quel che riguarda i primi aerials di base, se avessimo a disposizione un ponte di 400 metri e più, con accesso facile, exit comodo, landing easy. Purtroppo questi tipi di oggetti non ci sono e se ci sono non permettono di poter fare un quantitativo sufficiente di salti da potersi allenare. Il Must dunque rimane ancora una volta lei, la mongolfiera. Quota, uno spazio aereo sgombro a 360 gradi e una buona zona d'atterraggio abbinata magari a un discreto exit, ne fanno l'ambiente migliore per allenarsi, in questo caso a manovre aeree in vento relativo zero.

Premetto che le descrizioni in questo articolo, sono un quadro generale di ciò che a mio avviso è l'approccio migliore per poter imparare “semplici” rotazioni singole da oggetti terminali. Non prendete nemmeno lontanamente in considerazione l'idea di fare aerials da oggetti sub terminali o peggio sotto i 200 metri, se prima non si ha maturato un ottimo controllo del proprio corpo a quote di sicurezza più elevate!

Una posizione errata del corpo durante la fase d'apertura rimane una delle principali cause di fuori asse della nostra vela, con tutto ciò che ne consegue, inoltre una cattiva posizione del corpo può causare tutta una serie di problemi che a volte possono essere pericolosissimi, come il passaggio del bridle sotto le braccia, piedi e gambe che vanno ad infilarsi nelle funi, giri all'interno dell'imbrago ecc. Personalmente penso che prima di prendere in considerazione i primi aerials bisognerebbe diventare dei grandi tracker base e riuscire ad avere delle derive efficaci fin da subito. Una buona deriva rimane uno dei mezzi migliori per farci aprire in relativa sicurezza la nostra vela lontano da ostacoli, con l'ulteriore vantaggio di avere qualche secondo in più per risolvere eventuali malfunzionamenti.

Prima di fare un primo salto che preveda degli aerials cercate di parlare ed avere uno scambio di idee con base jumper i quali praticano già tali manovre da anni e che sono in grado di darvi alcuni consigli utili sull'esecuzione della manovra che volete fare. Anche in questo caso un buon mentor può fare la differenza tra un buon salto e un disastro! Ci sono anche qui tanti piccoli trucchi che possono essere utili, specialmente nei primi salti, uno di questi potrebbe essere l'utilizzo della tanto snobbata tuta da freefly, questa vi dà quel tanto di sensazione d'appoggio e sensibilità in più e vi aiuta a ritrovare la stabilità, specialmente in un salto dove volontariamente andate a modificare il vostro asse.

Un ultimo sano consiglio che mi sento di dare è il non farsi prendere dallo spirito d'emulazione, vi sono ormai in giro un sacco di video dove si vedono molti aerials ben fatti, e questo sotto certi aspetti può essere anche didattico, l'analizzare attentamente le manovre di chi le sa fare può darci un'idea di come vadano eseguite, ma non cadete nell'errore di sottovalutare i rischi che una manovra aerea non ben eseguita può causare. Il fatto che un base jumper esperto riesca a fare certi tipi di manovre a volte nasconde anni di allenamento e di pianificata progressione, il cercare di imitare certe manovre rimane molto pericoloso.

E come scrisse una volta un noto base jumper, anche nel base vale la regola: tira, tira alla quota giusta e tira in posizione stabile!

Maury #726